Ripasso. Il nostro approccio alle teorie microsociologiche è cominciato con l'introduzione di un concetto base: la visione del Sé di George Herbert Mead - psicologo sociale statunitense - che rappresenta un concetto fondamentale su cui si fonda l'interazionismo simbolico.
La visione di Mead del Sé, espressa nell'opera Mind, Self and Society (University of Chicago Press, 1934), supera il modello classico di stimolo-risposta per diventare un processo sociale, in cui l'attore sociale agisce in base all'interpretazione che egli dà della situazione. Ricordiamo per inciso a tale proposito il cosiddetto teorema di Thomas di cui abbiamo già parlato nei post precedenti.Il Sé dell'attore sociale si compone di due momenti: del Me che è il riflesso di come l'individuo si percepisce in base agli atteggiamenti e comportamenti degli altri nei suoi confronti; mentre l'altro momento è l'Io vale a dire la risposta che l'individuo elabora, in termini di azione, in base all'interpretazione del Me. Da una parte, quindi, il Me produce socializzazione dell'individuo, dall'altra l'Io genera elementi di creatività e originalità nell'azione individuali. Lo studio dell'evoluzione del Sé nella crescita degli individui conduce, inoltre, il nostro autore ad introdurre il concetto di "altro generalizzato", come elemento indicativo della maturità del Sé, vale a dire la maturazione di una struttura di risposte comuni e condivise da tutti i membri della stessa comunità.
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