sabato 16 aprile 2011

I temi performativi della disciplina

Lezione due. Con l'introduzione dei "temi performativi" siamo entrati in quella che Arnaldo Bagnasco nel secondo capitolo del suo libricino chiama "la società dei sociologi".
Abbiamo fatto una prima immersione in quattro tematiche che attraversano e strutturano la teoria sociologica, appoggiandoci all'occorrenza ai "maestri del pensiero sociologico" (riprendo il titolo del libro di Lewis A. Coser, Masters of Sociological Thought: Idea in Historical and Social Context, la cui traduzioni in italiano è purtroppo fuori commercio).
Le tematiche sono:

  • Differenziazione
  • Razionalizzazione
  • Individualizzazione
  • Stratificazione
Tematiche complicate che richiederanno un altro po' di approfondimento nella prossima lezione per mettere in evidenza, oltre alla loro concettualizzazione, gli sviluppi più recenti della ricerca teorica che le ha riguardate.
Ritorniamo però all'inizio, alla scelta di utilizzare la locuzione di "temi performativi". Il termine performativo è stato "importato" dalla linguistica che - ricordiamo - è la disciplina che studia il linguaggio; con esso si intende che l'atto linguistico non solo descrive il fenomeno, ma lo pone in essere. "Fare cose con le parole" è l'insegnamento della teoria degli atti linguistici di John Langshaw Austin nel suo libro How To Do Things with Words (Clarendon Press, 1962).

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